La buona politica crede nella cultura

In Italia, la Cultura ha la possibilità di riappropriarsi del ruolo e la considerazione passata, riacquistando la capacità di influenzare le scelte politiche, sociali ed economiche.La Cultura è elemento costitutivo della personalità del cittadino, della sua capacità di giudizio, elemento centrale per rendere più libero, indipendente il singolo individuo. La Cultura dunque deve essere al centro dell’attenzione di chi ha responsabilità istituzionali, stimolo e catalizzatore di attenzione, dibattiti, progetti, fornendo gli elementi guida ai cittadini per sviluppare le capacità di scelta e di proposta. La Cultura e i beni culturali non possono essere trattati come un bene normale, come una merce che si può comprare e vendere a seconda del l’utilità del momento.
Ricondurli ad una sfera pubblica non deve significare affidarli alla sfera politica, ma alle cure e al controllo della comunità. La Cultura così interpretata diviene elemento fondante della necessità di ricostruire il nostro Paese; si può e si deve parlare dunque di:

simbolo3 Cultura dei Diritti, per cui il diritto di ciascuna donna e uomo che vivono in Italia, si di vedere pienamente applicato il “diritto dei diritti”, ossia la Costituzione Repubblicana, unico modo per vivere non con diritti adattati alle esigenze di singoli o di comunità e corporazioni particolari, ma con diritti uguali per tutti.


simbolo3Cultura dell’integrazione e della solidarietà, perché non ci si illuda che basti alzare mura e scavare fossi per difendere identità reali o, come capita, immaginarie. L’Italia deve partecipare in modo responsabile e solidale, con le migliori sue energie politiche, al vigoroso processo di trasformazione del mondo attuale.


simbolo2 Cultura della Formazione, dove l’istruzione sia consideratostraordinario strumento di mobilità sociale, pietra fondante della costruzione del futuro dei giovani, e della leadership italiana.


simbolo3Cultura del Lavoro, per cui il diritto al lavoro è elemento principale per il cittadino, senza dimenticare l’attenzione alla qualità dello stesso, e lo stesso diritto a cambiare lavoro, come generatore di valore.


simbolo3Cultura della Politica economica: la valorizzazione degli sforzi passati dell’integrazione europea, e l’apertura al confronto critico e costruttivo con le diverse realtà economiche per introdurre innovazione e generare valore a riduzione della sperequazione.


simbolo3Cultura del Passato: l’attenzione alla tutela e valorizzazione del passato per generare valore per il futuro; la comprensione del valore del nostro patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico come guida nella generazione della volontà di rispettosa Cultura del futuro.


simbolo3Cultura del Digitale: la considerazione della centralità del digitale per il cittadino, motore di sviluppo democratico, e media di esportazione della cultura verso il mondo non solo virtuale.