Cara Apple, non eri contenta del dramma in cui avevi lasciato noi poveri bibliofili (qualora devoti anche della tecnologia), nel distribuire la nuova versione di iBooks? Sia detto per inciso: in iBooks 3.0, appena uscita, l’utente può scegliere tra una visualizzazione del libro elettronico per pagine (amato, vecchio feticcio della paginazione) e una a scrolling continuo (abisso metafisico del testo assoluto). Un dilemma, per chi legge molti libri a schermo LCD, mica da poco; pari almeno a quello tra essere o avere per una material girl dotata di rimorsi di coscienza.
Ed ecco che, all’indomani dell’uscita dell’iPad Mini, ci troviamo anche a dover prendere le difese di un dispositivo che forse non compreremo mai (credo che mi terrò stretto l’iPad “1” almeno fino alla quarta generazione), ma che comunque merita il nostro rispetto. Certamente, non la disgrazia opinionistica (ma aspettiamo il verdetto di vendite) in cui sembra essere caduto l’ultimo arrivato in casa Apple, vuoi per colpa del suo prezzo (un po’ alto, soprattutto rispetto alla densità di pixel sullo schermo, mio parere personalissimo), vuoi per colpa del piccolo, grande rosicamento HYPERLINK*** http://mashable.com/2012/10/24/ipad-4-not-happy/ che provano sempre i clienti fedeli di un brand quando quel brand innova un prodotto che loro amano e possiedono (e, soprattutto, hanno pagato fior di quattrini).
Ho sentito e letto che molti osservatori e analisti del mondo tecnologico hanno gridato all’inganno, davanti alle specifiche dell’iPad Mini. Che è troppo di nicchia; che, anzi, apre una nicchia nella nicchia. Anche il grande Conan O’Brien si è lamentano, con una video parodia molto divertente HYPERLINK*** http://mashable.com/2012/10/25/conan-ipad-mini-commercial/, del prezzo del piccolo iPad. È la stessa cosa che dicevano prima dello straordinario successo dell’iPad da 9,7 pollici, il classico: che era troppo vicino agli smartphone e troppo vicino ai NetBook (i pc ultra compatti) per essere davvero utile a qualcuno. Oggi, per molti di loro, l’iPad è il primo strumento con cui si svegliano (magari collegato all’amplicatore JBL da comodino) e l’ultimo feticcio con cui si addormentano (leggendo un estratto gratuito del nuovo libro del loro autore preferito).
Qualcuno teme che i tempi siano cambiati anche per la più forte azienda dell’information technology. Prima era lei a stabilire le regole, a volte con fare dittatoriale, altre da mamma apprensiva, nei confronti di figli che forse non sapevano come usare al meglio le loro batterie al litio HYPERLINK*** http://www.20centesimi.it/blog/2011/10/07/perche-la-gente-piange-steve-jobs/. Adesso succede che gli smartphone con sistema operativo Android hanno lo schermo da 4 pollici e la gente ne compra a milioni. Apple propone l’iPhone 5. Lo stesso vale per i tablet con Android da 7 pollici. Apple presente iPad Mini. Apple ha smesso di innovare HYPERLINK*** http://gizmodo.com/5954433/apple-is-a-follower ?
Non potrebbe essere successo che Apple stia continuando a innovare, proprio perché ha cominciato ad ascoltare delle esigenze, da parte del suo pubblico, che fino ad ora non aveva mai ascoltato?
Il fatto è anche che iPad Mini è molto più della somma delle sue caratteristiche tecniche (risoluzione, velocità, memoria). Non credo sia un’esagerazione arrivare a dire che, nel suo caso, le dimensioni non contino e che è come le si usi, a fare la differenza. A me sembra la semplice verità.
Di fatto, l’iPad Mini potrà essere utilizzato ogni giorno da persone e professionisti che, un iPad classico, non sarebbero riusciti a trasportarlo con agevolezza sul luogo di lavoro. Pensiamo ai medici in corsia HYPERLINK*** http://mobihealthnews.com/18816/why-physicians-will-prefer-an-ipad-mini-its-pocketable/. Quei due pollici di differenza possono rendere un prezioso strumento professionale lo stesso software (e lo stesso eccezionale ecosistema di applicazioni) che, fino a qualche giorno fa, poteva girare solo su hardware più ingrombrante, e magari non andava oltre la sfera del tempo libero o della comunicazione personale.
Oppure, accadrà il contrario: chi aveva tempo e modo di usare iPad solo nel lavoro, magari per leggere comodamente una rassegna stampa, oggi potrebbe usare un iPad Mini, grazie alla sua sottigliezza, anche per scopi meno legati al lavoro.
Io, lo dico in un tweet: non condivido le dimensioni del tuo tablet, ma sarei disposto a dare la vita affinché tu possa leggere Voltaire su 7,9 pollici (anziché 9,7).
[in Huffington Post, 27 ottobre 2012]
Commenti
Posta un commento